10 Ott Dea come te
Le dee non sono mai demodè: come l’antica Grecia è di nuova ispirazione per le ragazze di oggi
In libreria c’è un ritorno di fiamma tra la cultura contemporanea e il mito greco. Non quello delle statue bianche e degli dèi onnipotenti, ma delle donne dimenticate: figure che per secoli sono state relegate a ruoli secondari, muse o mostri, e che oggi tornano protagoniste di una riscrittura collettiva.
Dal Circe di Madeline Miller ad Arianna di Jennifer Saint, passando per Il segreto di Medusa di Hannah Lynn e Il canto di Calliope di Natalie Haynes, le autrici di oggi stanno usando la mitologia come lente per leggere la condizione femminile.

Non è solo letteratura: è una forma di cultural rebranding delle dee.
Perché le dee, in fondo, sono archetipi. Non modelli da imitare, ma specchi in cui riflettersi. Circe non è più la maga seduttrice, ma una donna che sceglie la solitudine come libertà. Arianna non è più l’amante abbandonata, ma la fondatrice del proprio destino. Medea non è follia: è una rabbia che nessuno ha voluto ascoltare.
E Medusa? Non è un mostro. È una donna sacra e inviolabile, trasformata in minaccia solo perché troppo potente per essere tollerata.
Queste riscritture parlano a una generazione di lettrici che non cerca più eroine perfette, ma narrative agency: il diritto di raccontarsi da sole. E, più in profondità, il bisogno di riconnettersi con un femminile simbolico, libero da ruoli, definizioni o aspettative.
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Dal mito alla matita: il coloring book per il tuo mindfulness

In questo scenario si inserisce “Dea come te”, un coloring book che va ben oltre il gesto estetico.
È un’esperienza di riscrittura personale.
“Questo non è soltanto un coloring book. È un invito a ritrovare la tua voce attraverso quella delle dee.”
L’autrice non arriva da un percorso accademico, ma da una curiosità viva, fatta di letture, intuizioni e domande. Domande che risuonano forti in ogni donna di oggi:
Come farsi ascoltare? Come amare senza perdersi? Come resistere al dolore?
In Dea come te, le figure mitologiche vengono ridisegnate e riraccontate con uno sguardo contemporaneo.
Penelope diventa strategia silenziosa, Afrodite desiderio senza scuse, Medea rabbia lucida, Medusa potere sacro.
Colorare, qui, è un gesto di consapevolezza. Ogni tratto è un atto di riscrittura; ogni volto, una sorellanza invisibile che unisce le donne di ogni tempo.
È un libro da vivere più che da leggere. Con 12 dee da colorare!
Un invito a ridipingere la narrazione, a riscattare ciò che ci è stato tolto, a riconoscere dentro di noi quella dea inascoltata che attende solo di essere liberata.
In un mercato editoriale che continua a riscoprire le voci delle dee, Dea come te si posiziona come uno strumento di self-empowerment esperienziale: un ponte tra mito e mindfulness, tra cultura e creatività.
Perché sì, il mito può essere femminista. E la riscrittura, oggi, può anche partire da un colore.

