29 Ott Ylenia Manzoni, illustratrice e tatuatrice in un mondo tutto suo
Ciao! Io disegno praticamente da sempre, da che ho memoria, ho sempre passato le mie giornate con una matita o un pastello in mano. Non definisco i miei disegni “arte” ma mi sento piuttosto un’artigiana che crea lavori su commissione utilizzando spesso e volentieri la pelle come “supporto”. Ho iniziato a tatuare 11 anni fa, dopo aver lasciato l’accademia di Belle Arti all’inizio del secondo anno, sono finita grazie a una serie di fortunate coincidenze, andare l’apprendista in uno studio di tattoo, da lì in poi, è stato amore e ho acquistato le mie prime macchinette.
Sicuramente la cosa che mi interessa di più è la sfida giornaliera di tradurre in modo originale l’idea che il cliente mi propone e, ovviamente, soddisfarlo a pieno, la cosa che mi affascina invece è sicuramente la storia del tatuaggio, soprattuto quando sento aneddoti raccontati da tatuatori con cui ho la fortuna di collaborare, che hanno un’esperienza ventennale nel settore
Cito Luigi Tenco dicendo ‘Vorrei provare ad essere un’altra persona per vedere me stesso come mi vedono gli altri’ perché i punti di vista, soprattuto osservando un disegno, possono essere infiniti, io ad esempio non vedo molto questo rimando all’infanzia. Mi diverte molto quando mi viene chiesto di rielaborare una favola: non ne ho una preferita, sicuramente però rimanendo nel mondo dei libri il mio personaggio del cuore è Heidi, protagonista del romanzo di Johanna Spyri
* dal tuo profilo Instagram si denota una forte passione per la montagna. Ci racconti i tuo rapporto con la natura?
Per me vacanza significa montagna, ricaricarsi camminando tra i boschi e avere il lusso di abbandonare la tecnologia, il telefono, i social che nel mio lavoro come in molto altri, al giorno d’oggi sono fondamentali… fondamentale ho questo amore viscerale perché da quando sono nata non sono mai andata al mare, la montagna è decisamente il mio ambiente naturale.
Non ho sogni nel cassetto, non ne metto mai, se esistesse fisicamente il cassetto dei sogni, nel mio ci troverei solo un mazzetto di lavanda… con gli anni ho imparato a non immaginarmi mai troppo nel futuro ma a vivere a pieno il presente.
Il consiglio migliore è quello di non avere fretta e fare un percorso partendo dalle basi del disegno… ultimamente vedo i social pieni di ragazzini che vogliono in qualche modo “imporsi” da subito con un proprio stile ma evidentemente mancanti di basi nel disegno, creando un calderone casuale di disegni copiati qua e là. Consiglio di impegnarsi davvero perché dovrebbero essere apprezzati solamente attraverso ciò che creano, anche se al giorno d’oggi, secondo me, soprattutto tramite i social vale molto di più come ti “vendi” e ti mostri rispetto alla qualità del lavoro che produci.
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